dimarts, 10 de febrer del 2009

Francesco Guccini - Asia



Fra i fiori tropicali fra grida di dolcezza
la lenta, lieve brezza scivolava.
E piano poi portava fischiando fra la rete
l'odore delle sete e della spezia.


Leone di Venezia Leone di San Marco
l'arma cristiana è al varco dell'Oriente:
ai porti di ponente il mare ti ha portato
i carichi di avorio e di broccato.


Le vesti dei mercanti trasudano di ori
tesori immani portano le stive
si affacciano alle rive le colorate vele
fragranti di garofano e di pepe.


Trasudano le schiene schiantate dal lavoro
son per la terra mirra, l'oro e l'incenso.
Sembra che sia nel vento, su fra la palma somma
il grido del sudore e della gomma.


E l'asia par che dorma, ma sta sospesa in aria
l'immensa millenaria sua cultura:
i bianchi e la natura non possono schiacciare
i Buddha, i Chela, gli uomini ed il mare.


Leone di San Marco, leone del profeta
ad est di Creta corre il tuo vangelo;
si staglia contro il cielo il tuo simbolo strano
la spada e non il libro hai nella mano.


Terra di meraviglie, terra di grazie e mali
di mitici animali da bestiario
s'arriva dai santuari, fin sopra all'alta plancia
il fumo della gangia e dell'incenso.


E quel profumo intenso è rotta di gabbiani
segno di vani simboli divini.
E gli uccelli marini additano col volo
la strada del Catai per Marco Polo.